PPI vs DPI: PPI (pixel per inch) si riferisce alla quantità di pixel per pollice in un’immagine digitale, essenziale per la definizione dell’immagine. DPI (dot per inch), d’altra parte, indica i punti di inchiostro per pollice, che sono le gocce di inchiostro depositate dalla stampante su un materiale.
Rappresentazione dei colori: Per riprodurre un colore specifico in una stampa, vengono utilizzate diverse gocce di inchiostri di colori differenti (ciano, magenta, giallo e nero) in varie proporzioni. Ad esempio, per ottenere un arancione chiaro si usano principalmente gocce di inchiostro giallo e magenta.
Risoluzione di stampa: La risoluzione DPI può variare (ad esempio, 360×360 DPI o 720×720 DPI) a seconda delle dimensioni e della densità dei punti di inchiostro. Questa è influenzata dalle caratteristiche della testina di stampa e dall’arrangiamento dei punti in un reticolo immaginario.
Ruolo e scelta dei PPI e DPI: I PPI sono gestiti da chi crea il file grafico e prepara le immagini per la stampa, mentre i DPI sono scelti dallo stampatore in base al metodo di stampa. La risoluzione PPI deve essere adeguata al tipo di lavoro di stampa e alla distanza di visualizzazione prevista.
Implicazioni pratiche: A seconda delle necessità di stampa, come etichette con testo piccolo o banner di grandi dimensioni, si sceglierà una risoluzione DPI più alta o più bassa per bilanciare qualità e velocità di stampa.