Flessografia: stampa su confezioni e imballi

  • La stampa flessografica si applica principalmente alla produzione di materiale da confezionamento, inclusi il cartone ondulato e i sacchetti di carta e plastica, e si è estesa alla stampa su supporti plastici e in alluminio per imballaggi flessibili.
  • Le macchine flessografiche operano in bobina e sono equipaggiate con sistemi per l’essiccazione dell’inchiostro e dispositivi per il taglio, la piegatura e l’incollatura, accelerando così la produzione del prodotto finito.
  • Il processo flessografico utilizza tre cilindri principali: il cilindro inchiostratore, il rullo a nilox, e il cilindro cliché, per trasferire l’inchiostro sul materiale da stampare.
  • Il rullo a nilox, realizzato in acciaio o ceramica, possiede cellette che si riempiono di inchiostro. Esistono diversi tipi di rulli a nilox, ognuno con una densità di cellette differente a seconda del risultato desiderato e del supporto da stampare.
  • I clichés utilizzati possono essere lastre fotopolimeri o rulli in elastomero incisi, con le zone grafiche in rilievo che ricevono l’inchiostro da trasferire sul materiale attraverso la pressione di un cilindro di contropressione.